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Catanzaro, niente proroga delle concessioni. Il Tar boccia il ricorso di 32 lidi

L’atto con cui il Comune aveva archiviato la moratoria fino al 2033 era stato impugnato. I giudici hanno confermato la scelta effettuata dall’amministrazione: «Il procedimento sarebbe stato incompatibile con il diritto europeo»

Niente proroga delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari di Catanzaro. Il Tar di Catanzaro, infatti, con una propria ordinanza ha rigettato la richiesta di sospensiva avanzata da 32 società capeggiate dalla federazione dei balneari. È quanto deciso dalla seconda sezione composta dal presidente Giovanni Iannini, i consiglieri Francesco Tallaro e Alberto Ugo. In particolare gli imprenditori avevano chiesto la sospensione dell’efficacia del provvedimento del Comune di Catanzaro avente ad oggetto la «validità delle Concessioni demaniali marittime riferite ad attività turistico-ricreative», solo nella parte in cui precisa che «l’amministrazione comunale, in conformità a quanto stabilito dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 18/2021 (…) comunica altresì che la procedura per il rilascio del riconoscimento dell’estensione della validità delle Concessioni Demaniali Marittime fino al 31/12/2033 deve intendersi archiviata». Attraverso gli avvocati avvocati Renato Rolli e Dario Sammarro gli stabilimenti balneari si sono rivolti alla giustizia amministrativa per ottenere la proroga che era stata paventata e poi bloccata in tutta Italia perché in contrasto con le norme europee sulla concorrenza. Anche i giudici del Tar calabrese però ritengono che «i meccanismi di proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative confliggono con il diritto europeo».

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