I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un 40enne crotonese, ritenuto responsabile di reiterati furti consumati e tentati in abitazioni: episodi tutti avvenuti in città negli ultimi quindici giorni che avevano destato un preoccupante e crescente allarme sociale nella cittadinanza. Dall’attività investigativa è emerso che il soggetto si sarebbe reso responsabile, a partire dallo scorso 3 giugno, di almeno cinque tentativi di intrusione in abitazioni private, quattro dei quali non portati a termine in quanto datosi alla fuga dopo essere stato sorpreso dai proprietari. In un'altra circostanza, invece, il quarantenne crotonese, dopo essere venuto in possesso di alcune carte elettroniche di pagamento di proprietà di una donna, avrebbe effettuato almeno due prelievi di contanti, oltre a varie spese in alcuni esercizi commerciali della città. Le indagini avviate dai poliziotti a seguito delle denunce sporte dai privati cittadini, hanno permesso di cristallizzare i vari episodi, permettendo di ricondurli a un unico autore; fondamentali sono state alcune immagini degli impianti di videosorveglianza cittadini e i riconoscimenti fotografici effettuati dalle vittime, che il più delle volte si sono trovati di fronte l’intruso, il quale, dopo essere riuscito ad aprire i portoni d’ingresso delle abitazioni, quasi sempre si era dato alla fuga dopo essere stato scoperto. Singolari anche le modalità con le quali l’uomo riusciva ad aprire, in brevissimo tempo, i portoncini d’ingresso delle abitazioni senza neanche danneggiarli. L’uomo, infatti, avrebbe utilizzato alcune schede plastificate o altri oggetti sottili che, almeno in un’occasione, sono stati rinvenuti indosso all’uomo dagli operatori di polizia intervenuti. Il completo quadro indiziario è stato condiviso dalla Procura della Repubblica, che ha avanzato richiesta al Gip per l’emissione di un provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo, prontamente rintracciato e condotto in carcere dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.