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Il Comune di Guardavalle commissariato per altri sei mesi

Il Consiglio dei ministri ha deciso che l’opera di risanamento deve proseguire

Il comune di Guardavalle dall'alto

Il Consiglio dei ministri, su proposta della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ha deliberato una proroga di sei mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Guardavalle e, quindi, il commissariamento dell’ente, al fine di consentire l’opera di risanamento degli enti. Dal febbraio 2021, quando è intervenuto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, il Comune di Guardavalle è retto da una terna commissariale, presieduta dal viceprefetto in quiescenza Umberto Campini. La fine traumatica dell’amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Pino Ussia, era stata decisa, a seguito degli accertamenti effettuati dalla commissione d’accesso, nominata dalla prefetta di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta, per verificare eventuali ingerenze della criminalità organizzata nella gestione dell’ente. L’invio della commissione era scaturito dal clamore suscitato da una puntata di Striscia la notizia del dicembre 2019, nella quale era andato in onda un servizio sulla statua raffigurante il santo patrono della cittadina Sant’Agazio, donata dalla famiglia dei Gallace, potente cosca di ‘ndrangheta radicata nel territorio, ma con proiezioni anche fuori regione, e posizionata davanti al municipio. La vicenda, assieme alle dichiarazioni rese dal sindaco ai microfoni di Brumotti, arrivò fino in Parlamento. A distanza di 9 mesi, la Prefettura nominò la commissione di accesso. Tre mesi dopo, era pronta la relazione con cui veniva proposto lo scioglimento dell’ente.

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