Se c’è una infrastruttura in Calabria, sulla quale piovono ogni giorno, decine di milioni di euro di parole e proclami, questa è il porto di Vibo Marina. Uno scalo che langue, in attesa di conoscere la sua vocazione, con i depositi costieri a fare da sfondo ad una cartolina che risulta complessivamente obbrobriosa, a dispetto della meravigliosa posizione geografica. Ebbene, ogni circostanza è buona per farsi trascinare dall’euforia e per urlare al “nuovo” porto, ma i soldi veri, quelli che possono tradursi in progetti cantierabili, sono davvero pochi. Anche l’ultima straordinaria convention, con tanto di ministri virtualmente presenti, è stata un’occasione buona per parlare di milioni di risorse da destinare allo scalo vibonese. Una nuova messe di risorse, l’ennesima pioggia di milioni che ora dovrà essere affidata alla capacità di mettere in atto il progetto, è quella contenuta nei 110 progetti ad alta priorità, inserite nei Contratti istituzionali di Sviluppo in Calabria, nell’ambito del piano “Svelare Bellezza”, presentato giorni addietro a Tropea dal sottosegretario Dalila Nesci. Si tratta di 7.980.000 euro destinati alla riqualificazione funzionale ed urbanistica dell’area retroportuale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro