Le agenzie immobiliari hanno pochi vantaggi a gestire il mercato degli affitti per le scarse entrate mentre i proprietari degli immobili tentano di massimizzare i profitti eludendo il fisco. A Soverato si torna così a parlare degli affitti in nero in attesa che si realizzino i controlli che porterebbero rischi e sanzioni a bussare alla porta degli evasori fiscali. I residenti segnalano gli affitti irregolari alla base anche delle truffe denunciate da chi ha versato caparre a seguito di risposte di annunci pubblicati su internet senza una regolare proposta contrattuale. Il danno non è solo economico per le casse dello Stato, ma di immagine in una cittadina che, puntando sul turismo, non può permettersi di essere identificata come un luogo di truffe e raggiri. L’amministrazione comunale col sindaco Daniele Vacca, promette di mettere un freno al fenomeno promuovendo progetti di alberghi diffusi per mettere in rete le case sfitte, nella creazione di una sorta di proposta alberghiera alternativa a quelle tradizionali. Accompagnata alla proposta sarà però necessario avviare un’attività di sensibilizzazione sul tema, anche divulgando i rischi per chi affitta in nero che sarebbe auspicabile che fossero le forze dell’ordine del territorio a illustrare. Il proprietario della casa vacanza che affitta in nero, quindi senza stipulare con l’inquilino un contratto di locazione breve, rischia di incorrere in sanzioni fiscali, ma anche in conseguenze civili. La mancata registrazione, infatti, viene considerata evasione fiscale e pertanto implica sanzioni che variano dal 120% al 240% dell’imposta evasa in caso di omessa dichiarazione del canone d’affitto nella dichiarazione dei redditi e dal 200% al 400% in caso di dichiarazione in misura inferiore del canone d’affitto (dichiarazione infedele) rispetto a quella effettiva. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro