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A Catanzaro il mercato parallelo dei farmaci: spuntano “i regali” per i medici

Nuovi particolari nell’inchiesta condotta dal Nas dei carabinieri. L’intercettazione: «Prendi mille euro e glieli porti, questo è per Natale». La preoccupazione degli indagati per il traffico di anabolizzanti

Dalle carte dell’inchiesta sul mercato nero dei farmaci condotta dai Nas emerge un quadro allarmante sul traffico illecito di medicinali nella nostra regione. Le intercettazioni autorizzate dalla Procura di Lamezia Terme hanno fatto emergere i contorni di ulteriori condotte illegali rispetto a quelle contestate nel procedimento giudiziario. Si fa esplicito riferimento alla corruzione di medici o alla ricettazione di farmaci di illecita provenienza. Non solo la vendita a privati di medicine per cui è obbligatoria la prescrizione medica come quelli per la disfunzione erettile o gli ansiolitici, ma anche farmaci anabolizzanti.

Come far crescere gli affari

Uno degli indagati durante un colloquio intercettato dai carabinieri ha spiegato come aumentare gli introiti di una farmacia attraverso le ricette mediche. Nel caso specifico sarebbe stato in grado di passare da settemila ricette a ben dodicimila. Un obiettivo facilmente raggiungibile, a suo parere, utilizzando come metodo l'elargizione di regalie o danaro ai medici. «Una colomba ai medici a Pasqua... un cesto a Natale» possono essere utili, ma, per l’indagato, potrebbero non essere sufficienti. «Ma io sono del parere che se gli porti una busta chiusa e al medico lo fai contento, tanto la deve comprare la roba, prendi mille euro e glieli porti, questo è per Natale tanti auguri, questo è per quest’anno, passa un buon anno, hai capito che ti voglio dire?». Nell’inchiesta non sono contestati episodi corruttivi ma per il gip che ha firmato l’ordinanza questa intercettazione dimostra che l’indagato «per arrivare ai suoi scopi, non ha alcuna remora a porre in essere condotte illegali come la corruzione ai medici».

L’ombra degli anabolizzanti

C’è un’altra intercettazione che apre scenari inquietanti su un mercato parallelo di farmaci estremamente pericolosi se usati senza controllo medico. Si parla infatti di «cose un poco gravi» che sarebbero accadute in una farmacia in relazione agli ordinativi di farmaci ad azione dopante. Gli stessi interlocutori intercettati dalla Procura di Lamezia hanno ipotizzato la presenza di un traffico di tali farmaci per il quale il titolare della farmacia «avrebbe preso le dovute cautele anche per il timore di imminenti controlli».

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