«È vergognoso pagare il parcheggio 3 euro l’ora a fronte di servizi quasi del tutto assenti». Commenta così l’aumento delle tariffe orarie dei parcheggi sul lungomare di Tropea Alan, giovane canadese in vacanza nel Borgo dei Borghi. Ma a quella di Alan si aggiungono le voci praticamente di tutti i turisti che stanno prendendo d’assalto Tropea e che, a seguito di tali aumenti, stanno vedendo lievitare notevolmente i costi della loro vacanza. Boom di presenze quest’anno, ma le lamentele si sentono. «Abbiamo prenotato la vacanza con largo anticipo – spiega una famiglia proveniente dall’Argentina –, quando ancora non si sapeva niente dell’aumento delle tariffe di parcheggio, altrimenti a queste condizioni avremmo valutato altre mete che allo stesso prezzo risultano più funzionali. Anche perché a Tropea l’auto serve eccome, non essendoci mezzi pubblici». E il malcontento la fa da padrona anche tra i tropeani stessi, per i quali qualche ora di mare comincia a pesare sul bilancio familiare, salvo che non si decida di raggiungere la spiaggia a piedi (ma con gli anziani come la si mette?). La soluzione scelta da molti residenti per evitare di sobbarcarsi spese eccessive è semplice: optare per le spiagge dei comuni limitrofi. Nella stessa direzione si sta determinando chi proviene dall’hinterland vibonese: invece di rilassarsi sulle spiagge di Tropea (arrivando a spendere tra i 18 e i 24 euro al giorno solo di posteggio, ai quali eventualmente si aggiungono i costi elevati di ombrellone e lettino), si decide per Capo Vaticano, Parghelia, Zambrone... La questione sta tenendo banco da giorni. Molti sposano la proposta avanzata dal consigliere di minoranza Antonio Piserà, il quale sostiene l’attivazione di abbonamenti per chi frequenta la Perla del Tirreno.
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