Profondo cordoglio anche a Mileto e in tutta la diocesi per la morte, all’età di 87 anni, del cardinale Clàudio Hummes, già arcivescovo di San Paolo del Brasile e prefetto per il Clero della Curia romana. Nella cittadina normanna il rappresentante del Vaticano era di casa per la profonda amicizia che lo legava al compianto vescovo monsignor Domenico Tarcisio Cortese. Un’amicizia nata a Roma sui banchi di scuola e mai venuta meno, tant’è che lo stesso Hummes è stato più volte a Mileto dove alcuni anni fa il consiglio comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria “per la sua attenzione al fenomeno delle migrazioni, esempio di grandi valori per i quali occorre impegnarsi per la costruzione di un futuro migliore per il mondo”. Nello stesso giorno il periodico “Nuove Dimensioni”, nell’ambito del “Custodi della Memoria” gli consegnò, come ulteriore riconoscimento del suo impegno, il premio “Custode della Fede” Da sottolineare che dopo la morte di Giovanni Paolo II il cardinale brasiliano venne per giorni indicato dai giornali di mezzo mondo quale suo possibile successore. Ma sicuramente uno dei ricordi più vivi del cardinale Hùmmes è legato al fatto che è stato uno dei grandi sostenitori di Papa Bergoglio che lo volle, poi, al suo fianco insieme al cardinale vicario Agostino Vallini nella prima uscita pubblica sulla Loggia delle Benedizioni. Nei giorni successivi Papa Francesco rivelò, che durante il conclave ebbe accanto proprio il cardinale Claudio Hùmmes il quale “quando le cose incominciavano a diventare “pericolose” mi confortava e quando i voti sono arrivati a due terzi lui mi ha abbracciato dicendomi "Non dimenticare i poveri". Da tutto ciò è scaturito il nome di Francesco d’Assisi, l’ uomo della povertà, della pace, l’uomo che ama e custodisce il Creato”. Oggi Bergoglio, il Papa “giunto dalla fine del mondo”, è alla guida della chiesa di Roma con il pensiero rivolto costantemente ai poveri di ogni latitudine; Claudio Hùmmes ieri è ritornato alla Casa del padre; Domenico Tarcisio Cortese riposa all’entrata della cattedrale della sua Mileto, dove venne tumulato subito dopo i funerali del 13 novembre 2011 presieduti dall’allora arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova Vittorio Mondello e alla presenza del vescovo suo successore monsignor Luigi Renzo. Tre storie. Tre vite. Tre paesi: L’Argentina, il Brasile, l’Italia fino ad arrivare a Mileto, ovvero la chiesa universale che parla una sola lingua che è quella dell’accoglienza dei poveri, dei senza patria e della bellezza della fede. L’ultima visita ufficiale di Claudio Hummes a Mileto risale a quattro anni fa. In quell’occasione il cardinale inaugurò i locali della Comunità terapeutica “Oasi dei due Papi Benedetto e Francesco”, sita in località “Mirtilli”, fortemente voluta dal parroco della Cattedrale don Mimmo Dicarlo e da tutti gli ospiti della struttura. Nella stessa giornata l’ex arcivescovo fu anche a Vibo Valentia dove presso la chiesa Regina Pacis ebbe modo di benedire una lapide commemorativa. Cordoglio per la morte del cardinale è stata espresso dalla diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea guidata dal vescovo monsignor Attilio Nostro. “La Chiesa di Dio che è in Mileto – Nicotera – Tropea si unisce- si legge in un nota dell’ufficio per le comunicazioni - all’unanime cordoglio per la morte del cardinale Claudio Hummes che ebbe l’onore di accogliere più volte in mezzo a sé e di ascoltarne la parola sempre appassionata e illuminata dalla sapienza che viene dall’alto. Nel ricordo di tutti coloro che durante le sue visite ne hanno sperimentato di persona il vigore pastorale e il coraggio profetico, la figura del card. Hummes resterà indelebile. Il Dio della vita conceda a questo pastore generoso la meritata ricompensa per le sue fatiche”.