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Soverato, nasce la prima criptovaluta. È già in funzione in ristoranti e pizzerie

Maturato nell’ambito di un’iniziativa goliardica, il Bitcoin calabrese ora è realtà. Commissioni dei pagamenti in un fondo per le opere pubbliche

Non esiste “principato” che si rispetti che non abbia la sua moneta, così anche quello di Soverato lancia la “mille lire” la criptovaluta in salsa calabrese. Potrà essere utilizzata nei ristoranti e nelle pizzerie che hanno aderito a un sistema decentralizzato per gestire le transazioni le cui commissioni andranno a riempire un fondo che sarà utilizzato per realizzare piccole opere a favore della comunità.
Ad annunciarlo è Francesco Trimboli, presidente dell’associazione “Nausica” che ha dato vita al “Principato di Soverato”. Un’iniziativa goliardica che nel corso del tempo ha preso forma fino a lanciare la moneta complementare che eredita e innova il vecchio sistema utilizzato nei villaggi turistici.
«Parliamo - spiega Trimboli, avvocato specializzato in diritto bancario - di un Istituto conosciuto dai criptonavigatori, il Launchpool un prodotto finanziario che permette agli utenti di utilizzare la nostra moneta virtuale per pagare negli esercizi che hanno scaricato l’app per le transazioni. Il ricavato della circolazione finirà in un fondo del Principato che per 3/4 verrà speso per la realizzazione di un’opera pubblica che saranno gli investitori a scegliere, votando tra le proposte in cui la propria preferenza peserà in modo proporzionale a quanto speso. Il primo progetto sarà quello connesso alla realizzazione di una passerella sulla spiaggia che vuol unire i lungomari di Soverato a Montepaone.

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