Il Coa di Catanzaro esprime piena condivisione in ordine alla proclamata astensione dalle udienze indetta dal coordinamento delle Camere Penali calabresi per le giornate del 14 e 15 luglio. È del tutto evidente che l'Avvocatura ripone massima fiducia nella magistratura e nel più corretto esercizio dell'attività giurisdizionale, considerando un fondamentale segmento dello Stato democratico l'equilibrato rapporto tra funzione giudiziaria e collettività. Quale primo garante dei diritti costituzionali dei cittadini e quale tramite qualificato dell'interlocuzione dei medesimi con le prerogative statuali, l'Avvocatura può tuttavia avvertire, in talune, specifiche congiunture, la responsabilità di non sottrarsi ad una consapevole e schietta osservazione della realtà e ad un conseguente e legittimo esercizio del diritto di critica, mai derogando peraltro al più rigoroso rispetto istituzionale e sempre con intenti propositivi e costruttivi. È, infatti, compito indefettibile di una Avvocatura matura e non subalterna anche quello di evidenziare la eventuale sussistenza di prassi distorsive ovvero di percorsi da correggere nella concreta e quotidiana attività della giurisdizione, e ciò nel primario interesse del prestigio e della credibilità della Giustizia in uno con la salvaguardia dei diritti primari dei cittadini per come garantiti dalla Carta costituzionale.
Il confronto dialettico, anche critico, tra le componenti attive della giurisdizione non può che arricchire l'orizzonte comune tra Magistratura ed Avvocatura e non può mai essere visto - se esercitato con senso di responsabilità e autenticità di posizioni - come deminutio della delicatissima funzione giurisdizionale, ovvero, peggio, come delegittimazione della medesima. Si tratta, al contrario, della più naturale e fisiologica dinamica democratica, in cui le eventuali indicazioni rappresentate non possono che costituire - laddove evidenziate con caratteri di obiettiva fondatezza - momento di straordinaria, comune riflessione al fine di migliorare la risposta di giustizia nei confronti dei cittadini e garantire, nello stesso tempo, il pieno rispetto dei diritti dei medesimi e di chi li rappresenta in sede giudiziaria, in ossequio esclusivo ai fondamentali principi dello Stato di diritto. Basterà qui rammentare la vicenda - pure richiamata nel documento del coordinamento delle Camere Penali calabresi - della "corsia preferenziale" riservata, inopinatamente, per un certo periodo, alle impugnazioni cautelari del P.M. in sede e poi opportunamente rivista ed emendata a seguito dello specifico intervento della Camera Penale di Catanzaro, per ribadire come la vigilanza attiva sul più corretto funzionamento della giurisdizione sia, con ogni evidenza, un utile ed anzi indispensabile esercizio nell'interesse generale e non già una sterile rivendicazione di parte.
Ovvero, ricordare come l'alto numero di riparazioni per ingiusta detenzione che si registra di anno in anno nel nostro distretto non possa che essere considerato un oggettivo indice negativo, evidenziando, a monte, il sacrificio inutile quanto allarmante di un bene primario per ogni individuo qual è la propria libertà personale. Tutto ciò vale, dunque, a sensibilizzare attori principali ed opinione pubblica in ordine a questioni e profili d'interesse generale che devono riguardare la complessità del corpo sociale, ma che senza l'apporto conoscitivo ed il contributo qualificato dell'Avvocatura rischiano di rimanere sottotraccia, misconosciuti, e, pertanto, non adeguatamente affrontati. Il Coa di Catanzaro, in conclusione, approva senza riserve le giornate di astensione dalle udienze indette dalle Camere Penali calabresi per i giorni del 14 e 15 luglio, facendo proprie le motivazioni ad esse sottese ed auspicando, nel contempo, l'avvio di un sereno e proficuo confronto tra le componenti della giurisdizione finalizzato esclusivamente ad una evoluzione virtuosa e sempre più equilibrata del difficile ma essenziale campo di intervento che le vede protagoniste.
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