La Procura di Catanzaro ha chiesto l’annullamento della sentenza di primo grado scaturita dalle inchieste Multopoli e Catanzaropoli. Il sostituto procuratore Graziella Viscomi si è rivolta alla Corte di Cassazione chiedendo di annullare la decisione del Tribunale collegiale di Catanzaro, nella parte in cui ha dichiarato inutilizzabile una parte del materiale intercettivo posto alla base del castello accusatorio, e di rinviare poi gli atti a Catanzaro per un nuovo esame. Ad avviso dell’ufficio di Procura la sentenza «si caratterizza per argomentazioni palesemente in contrasto con la legge a tratti anche con l’assunzione di posizioni abnormi». In particolare il collegio del Tribunale di Catanzaro, accogliendo l’istanza di parte del collegio difensivo, aveva dichiarato inutilizzabili le intercettazioni raccolte nell’ambito di un altro procedimento penale, quello sulle presunte firme false raccolte per la presentazione della lista Per Catanzaro alle elezioni del 2012. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud