Con una nota laconica quanto disperante, indirizzata ieri al responsabile del Pronto soccorso e al direttore sanitario del Presidio ospedaliero di Soveria Mannelli, il tecnico di turno del servizio di Radiologia ha fatto presente il fermo dell’attività radiologica. Una semplice constatazione dello stato delle cose, con la comunicazione di un’avaria del sistema elettrico e il conseguente fermo del servizio radiologico. La comunicazione dello stato di fermo è stata successivamente diramata al 118 e ai reparti, con la speranza che il guasto e i problemi che ha causato vengano prontamente risolti. È evidente che un fermo forzato del servizio di radiologia può comportare a cascata tutta una serie di disservizi che pregiudicano fortemente l’operatività dell’intero ospedale e del servizio sanitario territoriale. Un paziente interno che avesse bisogno di una radiografia o di una tac o comunque di una prestazione radiologica, deve essere trasportato nell’ospedale più vicino, verosimilmente in quello di Lamezia Terme, con gli effetti nefasti di intasare ulteriormente quest’ultimo, già in particolare sofferenza in questo periodo dell’anno. Normalmente il paziente in questione viene trasportato con l’ambulanza del 118, lasciando così impresenziata tutta la zona per almeno tre ore, se tutto va per il verso giusto, tra tempi di percorrenza ed effettuazione della prestazione presso l’altra struttura. Ma lo stesso problema si presenta in caso di chiamata del 118 per un qualsiasi incidente di tipo traumatico. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro