Resta agli arresti domiciliari l’avvocato Giancarlo Pittelli accusato di concorso esterno nell’ambito del maxi processo Scott Rinascita. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti annullato con rinvio la decisione con cui il Riesame di Catanzaro aveva accolto la richiesta di aggravamento della misura avanzata dalla Dda di Catanzaro. Nell’udienza di ieri il procuratore generale della Cassazione aveva chiesto che per l’ex senatore di Forza Italia si riaprissero le porte del carcere. Al contrario i suoi difensori, gli avvocati Salvatore Staiano e Guido Contestabile, aveva sostenuto che non vi erano motivi per riportare Pittelli in cella. Ora gli atti torneranno a Catanzaro dove i giudici del Riesame torneranno a esprimersi sulla misura cautelare. Nel dicembre del 2021 Pittelli era tornato in carcere per decisione del Tribunale di Vibo Valentia. Il collegio, presieduto da Gilda Romano, davanti al quale nell’aula bunker di Lamezia Terme si sta celebrando il processo «Rinascita Scott" alle cosche di 'ndrangheta del Vibonese, aveva accolto la richiesta di aggravare, dai domiciliari al carcere, la misura cautelare cui è sottoposto Pittelli in seguito alla scoperta di una raccomandata che l’avvocato aveva inviato al ministro per il Sud Mara Carfagna, chiedendole di interessarsi della sua vicenda giudiziaria. La segreteria del ministro aveva poi inviato la missiva all’ispettorato di Palazzo Chigi che, a sua volta, l'aveva trasmessa alla Squadra mobile di Catanzaro che aveva informato dei fatti la Procura della Repubblica di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. I magistrati della Dda avevano quindi inviato la raccomandata al Tribunale di Vibo Valentia, chiedendo l’aggravamento della misura cautelare sulla base della tesi che Pittelli aveva violato l’obbligo di non avere alcun rapporto con l’esterno imposto dal regime detentivo ai domiciliari. Due mesi dopo, lo stesso Tribunale di Vibo, composto diversamente poiché il presidente era assente per malattia, aveva accolto la richiesta dei difensori di Pittelli ed aveva ripristinato i domiciliari per l’ex parlamentare. Decisione che era stata impugnata dalla Dda di Catanzaro che aveva fatto appello al Tribunale del riesame, che nell’aprile scorso aveva accolto l’appello con il quale la Dda aveva chiesto il ripristino per Pittelli della custodia cautelare in carcere. Ora la decisione della Cassazione di annullare con rinvio quest’ultima decisione del Tribunale del riesame.