Disagi all'ospedale "Giovanni Paolo II" come accade di consuetudine ogni anno, in estate, a causa della carenza di organico e con l'aumento del flusso di utenza. Intanto, però, non si fermano le segnalazioni da parte degli utenti stessi, e le sollecitazioni da parte delle associazioni che ruotano attorno all'ospedale a tutela del diritto alla salute. Fra le tante azioni ancora da concretizzare c'è in particolare l'installazione della Tac di nuova generazione "Revolution Evo", pensata in aggiunta all'area di emergenza durante il periodo Covid, acquistata d’urgenza nel maggio del 2021 dall'Asp di Catanzaro ma non ancora messa in funzione. La Tac in questione rientra fra le Rac di ultima generazione, a 128 strati, con l'80% delle radiazioni in meno rispetto alle classiche tac. «La cosa più strana è che la Tac è stata già acquistata ma non ancora montata», affermano dal “Coordinamento 19 marzo”. Per questa nuova Tac si attendeva da tempo una relazione tecnica che autorizzasse i lavori pensati per il mese di luglio. Il costo complessivo è di 429.919 euro, come si legge nella determina dirigenziale che aveva firmato la commissione prefettizia dell’Asp Luisa Latella. Ebbene, siamo a metà luglio e non solo la nuova Tac non è attiva ma, a quanto pare, per quella vecchia i tempi si dilatano sempre più. Dunque, ogni cittadino bisognoso di un esame deve ricorrere quasi obbligatoriamente nelle strutture private sborsando soldi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro