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Roccabernarda, le indagini sul caso Coco: sotto la lente i telefoni dei due aggressori

Sarà nominato un consulente tecnico per visionare i telefonini. Nella mattinata di lunedì prossimo, presso gli uffici della Procura minorile, il procuratore del Tribunale dei minori di Catanzaro conferirà l’incarico al consulente tecnico, Ct, «perché si proceda all’esame e all’analisi forense dei telefoni cellulari in sequestro e in uso agli indagati», i due diciassettenni che nella notte tra sabato e domenica scorsa hanno aggredito Francesco Coco nel cortile del suo giardino di casa. Difatti, anche se la consulenza tecnica d’ufficio non costituisce un mezzo di prova, la stessa però è finalizzata all’acquisizione, da parte del giudice, di un parere tecnico necessario, o quanto meno utile, per la valutazione di elementi probatori già acquisiti. Si tratta dei due apparecchi cellulari che sono stati sequestrati ai due minorenni, uno dei quali di Roccabernarda e l’altro di Santa Severina, indagati di “tentato omicidio pluriaggravato e violazione di domicilio” nei confronti di Francesco Coco, ex sindaco, ex consigliere comunale e provinciale, sottufficiale dei carabinieri in pensione, aggredito a colpi di un grosso bastone dai due diciassettenni, uno dei quali nipote del presunto capo della cosca locale. I due giovani, anche grazie alla visione delle immagini della videosorveglianza di zona, erano stati individuati nell’immediatezza del grave fatto ed arrestati alle 5,50 del mattino dopo dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, agli ordini del maggiore Giuseppe del Sole, e dai militari del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo del comando provinciale di Crotone, agli ordini del tenente colonnello Angelo Maria Pisciotta.

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