È stato recintato di recente un ampio tratto di arenile, sito a Vibo Marina tra la foce del torrente la Badessa e il distaccamento dei Vigili del fuoco. A predisporre la misura è stata l’Autorità portuale con ordinanza n.20/2022, allo scopo di eseguire i lavori di sistemazione delle lastre di cemento a copertura dell’oleodotto sottostante la spiaggia adiacente a via Amerigo Vespucci, nei pressi dell’ex deposito costiero della Basalti.
Il provvedimento ha però suscitato l’indignazione di turisti e residenti che in estate inoltrata si sono visti ridurre la già risicata metratura di arenile. «C’è stata la primavera – commenta il titolare dell’ex lido “La Capannina” Bruno Pileggi – e ci sarà l’autunno. Non capisco perché si aspetta sempre che arrivi l’estate per realizzare opere o bloccare il completamento di lavori che attendono da anni». Uno schiaffo al turismo e a quel poco di economia che nelle frazioni marine gira solo durante il periodo estivo. È questa la convinzione dei commercianti della zona e degli affittacamere. «Non è bello ritrovarsi tra lavori in corso e recinti – commenta Francesca che ha una casetta nelle vicinanze – senza neppure avere il diritto di stendere l’asciugamani. La burocrazia dovrebbe imparare a rispettare i tempi delle persone e soprattutto di una cittadina che arranca tutto l’anno e aspetta poi luglio e agosto per poter recuperare le perdite subite». I residenti hanno un diavolo per capello. «Ad essere abbandonato e massacrato – denunciano – è tutto il territorio costiero dove non solo non ci sono servizi, ma le opere vengono iniziate e poi lasciate a metà».
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