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Pizzo, il mare torna d’incanto cristallino. Le spiagge libere però restano sporche

Per un motivo o per un altro non c’è pace sotto gli ombrelloni sul litorale napitino. Coro di proteste dal campo sportivo a Savelli e fino a Colamaio

Le spiagge libere lasciano a desiderare. La pulizia degli arenili è partita in ritardo, anche perché con le sole risorse economiche assegnate dalla Regione (6.700 euro), non si potevano realizzare grandi manovre.
Fermo restando che situazione diametralmente opposta si coglie sugli arenili di lidi e stabilimenti balneari, che sono impeccabili. E non solo, poiché la triade commissariale aveva ottenuto che ciascun concessionario ripulisse anche 150 metri prima e dopo la zona oggetto della concessione. Ma anche questo non basta.
Sulle spiagge di Pizzo, infatti, non bisogna fare i conti soltanto con ciò che le mareggiate portano sull’arenile, ma anche con gli incivili che vi lasciano di tutto. Come dire “piove sul bagnato”, credendosi legittimati a sbarazzarsi di ogni genere di rifiuto; del resto se bello chiama bello… sporcizia chiama sporcizia. Fermo restando che se si apponessero cestini adeguati in ogni spiaggia, si potrebbe certamente ridurre il fenomeno di abbandono scriteriato.
Insomma, per un motivo o per un altro non sembra esserci pace sotto l’ombrellone. E, proprio adesso che si è in ripresa col mare (dal “blitz” del governatore Occhiuto, ora sempre più limpido e cristallino) restano le rimostranze dei balneari, di zona Savelli, campo sportivo e Colamaio.

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