"In un umile ospedale di una piccola città trascurata, in una terra così bella, a mio figlio è stata salvata la vita". Esordisce così Raluca Bocu nel raccontare le eccellenze professionali e umane dei medici e di tutto il personale dello Jazzolino di Vibo Valentia, grazie alle quali suo figlio Leonardo, di soli 8 anni, è stato sottratto a conseguenze tragiche. Nei giorni scorsi, infatti, Raluca e la sua famiglia sono arrivati in Calabria dalla provincia di Bergamo, per trascorrere qualche settimana di vacanza tra Tropea e Capo Vaticano. Giovedì, mentre si trovavano tutti insieme su un pedalò, Leonardo scivola: il piccolo è stato portato dai genitori all’ospedale di Tropea, ma il nosocomio non era attrezzato per le cure pediatriche. Non pensando a nulla di importante, la famiglia torna a casa, ma con il trascorrere delle ore la situazione precipita. Leonardo viene riaccompagnato all’ospedale di Tropea e da lì viene indirizzato allo Jazzolino di Vibo (l’ambulanza non era disponibile, per cui è stato il padre del bambino a doversi occupare del trasferimento), dove viene diagnosticata la compromissione di un rene e della milza: il piccolo è stato operato d’urgenza. I genitori di Leonardo nel frattempo sono stati sottoposti a tampone, che ha dato esito positivo, quindi costretti a tornare a casa. "Nonostante la situazione critica - afferma la mamma di Leonardo - l’operazione è riuscita: l’intero personale medico-sanitario, poi, è stato molto amorevole con il bambino, sopperendo alla forzata lontananza di noi genitori. Leonardo, infatti, è stato assistito e coccolato da tutti: dai medici ai paramedici, dagli addetti alle pulizie agli inservienti. Io e la mia famiglia teniamo a ringraziare tutti coloro che lavorano nei reparti di Chirurgia e Pediatria".
"L’ospedale di Vibo -conclude Raluca Bocu - manca di attrezzature e di strumenti: auspico che chi di competenza ponga rimedio a ciò, mettendo i professionisti del nosocomio nelle condizioni di poter lavorare al meglio".
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