Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 30 Ottobre 2024

Pontili del porto di Catanzaro, non ci fu alcuna corruzione

«Infondatezza della notizia di reato», così è scritto nel provvedimento firmato dal gip Matteo Ferrante che dispone l’archiviazione dell’accusa di corruzione contestata all’ex sindaco della città Sergio Abramo. Con lui erano finiti nel registro degli indagati il nipote Danilo Abramo e l’ex consigliere comunale Gennaro Pierino Mellea. Il castello accusatorio che ruotava attorno alla gestione dei pontili nel porto di Lido non ha però trovato conferma nelle attività investigative. A far scattare l’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica erano state le dichiarazioni rese da un imprenditore agli inquirenti. Nel giugno del 2020 l’uomo aveva raccontato spontaneamente di essere a conoscenza del fatto che Danilo Abramo, nipote del sindaco, aveva iniziato a intrattenere rapporti economici con i fratelli Mellea, titolari della società Navylos che gestiva i pontili nel porto di Lido. Più in particolare aveva sostenuto che il sindaco Sergio Abramo si era reso disponibile a favorire la Navylos, facendo in modo di prorogare per altri due anni la concessione demaniale in scadenza, in cambio della nomina del nipote ai vertici della società e di una somma di denaro di circa 150mila euro. Da qui erano stati avviati gli accertamenti sul presunto caso di corruzione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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