Temperature costantemente sopra i 30 gradi, vento, mancanza di piogge e la mano oscura dell’uomo che continua a mandare in fumo le colline del comprensorio di Soverato.
L’emergenza incendi rimane una priorità, ma i Comuni della provincia di Catanzaro sembrano male e poco attrezzati per affrontarla. Sono ancora troppi i roghi che distruggono centinaia di ettari di macchia mediterranea nelle zone periferiche e collinari, innescati per imprudenza o, nel peggiore dei casi, per atti dolosi.
A fine luglio le statistiche peggiorano i numeri dell’anno precedente in cui in tutta la Calabria ad andare in fumo sono stati 11mila ettari di terreno. La prevenzione rimane un proclama politico e si continua a operare in emergenza con un ingente impiego di mezzi e risorse umane che ai costi ambientali causati dalle linee di fuoco, aggiungono quelli economici. Alzare in volo un canadair o gli elicotteri monoturbina costa alle casse pubbliche circa 20 euro al minuto in una spesa che oltrepassa i mille euro all’ora che si moltiplica per una media di 3 o 4 ore di lavoro per ogni incendio.
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