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Natuzza, tutto è pronto a Paravati per l’apertura al culto della chiesa

Sabato prossimo il tanto atteso appuntamento. L’edificio può ospitare tremila persone. All’interno quattro cappelle e antistante una piazza a forma di cuore. Dietro l’altare un mosaico realizzato da una scuola d’arte delle Ande

Occhi tutti puntanti su Paravati dove sabato prossimo, 6 agosto, sarà aperta al culto la chiesa che nel 1944 la Madonna chiese a Natuzza di edificare.
Già domani sera alle 21 la statua della Vergine Maria – realizzata agli inizi degli anni Novanta secondo le informazioni fornite dalla stessa Fortunata Evolo – sarà collocata nel santuario mariano in attesa del grande giorno. Attualmente la sacra effige si trova nella cappella della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” dove riposa mamma Natuzza sulla cui tomba ha voluto che fossero incise queste parole: “Non cercate me. Alzate lo sguardo verso Gesù e la Madonna. Io sono con voi e prego”. In un prossimo futuro anche i resti mortali della Serva di Dio – morta il primo novembre del 2009 e di cui è attualmente in corso la fase diocesana del processo di beatificazione – saranno collocati all’interno dello stesso luogo di culto.
La chiesa – realizzata grazie alle generose offerte di centinaia di migliaia di fedeli – è formata da quattro cappelle a forma circolare con la capacità di ospitare al suo interno circa tremila persone e con una piazza antistante a forma di cuore che rappresenta il grande cuore della Madonna che si offre come rifugio per tutte le anime. Il santuario mariano è stato progettato da Francesco e Domenico Bruno, dietro le indicazioni che sono state fornite direttamente da mamma Natuzza.

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