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Lamezia, aveva dato fuoco ai rifiuti: denunciato un 50enne

I controlli hanno permesso di garantire la sicurezza della circolazione, ma anche effettuare verifiche sull'uso improprio dell'acqua potabile

Nel corso dell'ultimo fine settimana sono stati intensificati i controlli da parte della Polizia Locale di Lamezia finalizzati alla sicurezza della circolazione e, in campo ambientale, alle verifiche sull'uso improprio dell'acqua potabile e all'abbandono dei rifiuti. In particolare nel corso delle verifiche sono stati individuati, in collaborazione con il personale della Lamezia Multiservizi, due allacci abusivi alla condotta comunale nelle immediate vicinanze di terreni utilizzati alla coltivazione di ortaggi e, allo stato, sono in corso indagini per individuare gli autori del danneggiamento della condotta comunale e del furto di acqua potabile.

Grazie all'uso dei sistemi di sorveglianza digitali collocati nelle aree della fascia costiera, che vedono attualmente un aumento sia dei residenti che di turisti, sono stati elevati 38 sanzioni per abbandono di rifiuti. Inoltre, i controlli hanno interessato anche aspetti riconducibili al decoro urbano e all'utilizzo degli spazi comuni, hanno visto effettuare controlli nel centro cittadino nell'" area movida" che ha portato all'ispezione di alcuni esercizi di somministrazione ed elevando diverse sanzioni per occupazione abusiva del suolo pubblico.

Infine, di particolare pregio è stata l'attività posta in essere dalla squadra di P.G. che ha portato dopo un'attenta e intensa attività d'indagine, avvalendosi delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza presenti sul territorio, ad individuare un cinquantenne lametino, M.F., quale autore dell'incendio che nei giorni scorsi aveva interessato un cumulo di rifiuti posti a margine della carreggiata e che solo grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco è stato possibile circoscrivere e controllare. L'uomo, al termine delle attività di identificazione, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per violazione dell'art. 256 bis del Decreto Legislativo 152/2006 ( Codice dell'Ambiente ) che, oltre alle conseguenze di natura penale previste, obbliga il reo ad assumere l'onere della bonifica delle aree interessate dall'incendio.

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