Si tratta di «interventi di nuova costruzione» che necessitavano del «permesso di costruire», per questo è fondata la contestazione di lottizzazione abusiva. Ecco spiegato perché la Cassazione, il 15 giugno scorso, ha confermato il sequestro delle 25 case mobili, dell’area docce e delle strade di accesso al mare del “Villaggio camping Marinella” di Isola Capo Rizzuto (la piscina è stata invece dissequestrata), finito al centro dell’inchiesta “Vista Mare” coordinata dalla Procura di Crotone. La Suprema corte ha infatti rigettato i ricorsi presentati dai titolari delle villette che chiedevano l’annullamento dell’ordinanza con la quale, sei mesi fa, il Tribunale di Crotone aveva ribadito i sigilli disposti dal giudice per le indagini preliminari il 15 novembre 2021. Quell’operazione condotta dai carabinieri è oggi sfociata in un processo a carico di 30 persone, tra tecnici e proprietari dei manufatti e dello stabilimento, che devono rispondere a vario titolo di lottizzazione abusiva in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, realizzazione di opere in assenza del permesso di costruire, falsità ideologica in certificati compiuta da chi esercita un servizio di pubblica necessità, falso e scarico abusivo di reflui industriali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro