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Filogaso, conferita la cittadinanza onoraria al prof. Vito Teti

Il comune calabrese ha omaggiato lo scrittore per aver sempre mantenuto il legame con le sue origini e dato lustro al piccolo centro

"Per aver mantenuto vive le radici che lo legano a questa comunità, onorandola con i suoi studi e le sue ricerche, grazie ai quali Filogaso è diventato un pezzo di quel paese che ha più volte descritto, più volte sognato e vagheggiato e sempre amato". Questa la motivazione con la quale il sindaco di Filogaso, ing. Massimo Trimmeliti, e l’Amministrazione Comunale hanno conferito la cittadinanza onoraria al prof. Vito Teti.

Ha fatto da location e da cornice la splendida e suggestiva piazza S.Agata che ricorda quella sontuosa dell’Anfiteatro di Lucca, prospiciente l’antica “Filogaso” rasa completamente al suolo dal terremoto del 1659 al punto che un cronista del tempo scrisse per descrivere quel dramma e quelle rovine “Filogaso fuit”.

Ha aperto i lavori l’organizzatrice della manifestazione l’arch. Annamaria Galati, presidentessa della Pro Loco, ringraziando il numeroso, interessato e attento pubblico. "La lettura del suo libro, rivolgendosi al prof. Teti - ha detto - tra l’altro, mi ha suscitato forti emozioni". E’ seguito l’intervento del sindaco che ha sottolineato l’importanza del conferimento della cittadinanza e le motivazioni che lo hanno spinto insieme all’Amministrazione Comunale a conferire la cittadinanza onoraria al prof. Vito Teti. Egli nei suoi numerosi lavori e pubblicazioni ha trovato sempre il modo di parlare del paese a cui ritiene di appartenere per legami familiari, per rapporti amicali, per un legame affettivo che sente da sempre come egli stesso ha ricordato in più occasioni nei numerosi incontri ufficiali ed ufficiosi a cui ha partecipato a Filogaso. Voglio ribadire, ha concluso il sindaco, “che siamo qui per rafforzare e sancire questo legame che è anche un ringraziamento che rivolgiamo al prof. Vito Teti per quanto ha saputo dare a Filogaso, per quanto farà nel futuro e soprattutto per come lo ha fatto bene con l’umiltà che lo contraddistingue. Lui si sente un figlio di questa terra e noi lo consideriamo con orgoglio un nostro figlio”. Sono seguiti gli interventi di Nicola Iozzo che ha sottolineato come il libro, oltre che un memoir, è un saggio antropologico e un racconto autobiografico. La lettura del libro è scorrevole, commovente e avvincente e ciascun lettore può riconoscersi in ciò che scrive l’autore. Ha il pregio di suscitare nel lettore grandi interrogativi le cui risposte sono personali e soprattutto politiche e di aprire un grande dibattito culturale e politico.

L’archeologa Silvana Iannelli, coordinatrice dei lavori, ha ribadito che l’archeologia e l’antropologia hanno una certa affinità: l’una scava per riportare alla luce reperti storici di vite vissute, l’altra scava nella cultura dei popoli. Il merito del prof. Vito Teti e del suo libro è di farlo con tanta passione, intelligenza e capacità professionale ineguagliabile, facendo riemergere i sentimenti che albergano in ognuno di noi. Infine, l’intervento e la testimonianza dell’avvocatessa Nunzia Rubino la quale ha spiegato che, pur non essendo né una “restante”, né una “partente” in quanto nata e cresciuta a Milano ma di genitori filogasesi, ha stretto un forte legame con il loro paese natio proprio grazie ai loro racconti ed ai loro ricordi. Il suo augurio è che si instauri un rapporto proficuo di scambi culturali ed economici sempre più stretto tra chi è partito e chi è rimasto. Anche Francesco Augurusa, emigrato tantissimi anni fa ad Arese, ha ricordato la sua esperienza di emigrante, il suo inserimento in una città non sua, il desiderio di far conoscere con la realizzazione di un museo ad Arese e di uno a Filogaso la civiltà contadina del suo paese.

Il prof. Vito Teti, sensibilmente commosso per il conferimento della cittadinanza onoraria, ha sottolineato del perché della sua e della nostra restanza e di quanto sia necessario che ciascuno di noi diventi protagonista attivo della propria storia e di quella del paese in cui vive ed opera.

Nel suo articolato e appassionato intervento ha voluto ricordare, non nascondendo l’emozione, cos’è e cosa è stato per Lui Filogaso, i tanti ricordi che lo legano a questo paese e i tanti amici con i quali ha trascorso momenti di svago e di compagnia. Commovente è stato, infine, il ricordo dell’ing. Pino Teti e di Tommasino Imineo che hanno dedicato molto del loro tempo libero alla ricerca della storia del paese ed alla cura dell’ambiente .

Hanno accompagnato la serata le musiche di sottofondo dei fratelli Macrì e le voci narranti di alcuni brani del libro e di un testo che esprimeva gli innumerevoli significati che Filogaso rappresenta per il professore Vito Teti. Dopo la consegna della targa ricordo è seguito un rinfresco offerto dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale.

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