«Pura invenzione. Già fatto querela per diffamazione aggravata a questura Cz e Ministero Interni, oltre a 44 testate giornalistiche. Nessuno di SG centra di un millimetro. I soggetti coinvolti non sono nemmeno cittadini sangiorgesi. Puro scoop per fare audience». Così Federico Lombardi, 65enne finito ai domiciliari nell’inchiesta sul sedicente “Stato Antartico di San Giorgio”, provava in chat a convincere un suo interlocutore del fatto che la fantomatica micronazione non fosse coinvolta nella perquisizione scattata nella sede «diplomatica» catanzarese.
Lombardi è accusato di aver «portato avanti l’articolazione dell’organizzazione criminale dislocata in Abbruzzo – scrive il gip Matteo Ferrante – offrendo un impulso decisivo nelle modalità di adescamento delle ignare vittime». Per sua stessa ammissione, avrebbe ottenuto la sottoscrizione di oltre 70 cittadinanze a 300 euro ciascuna. Proprio a una persona interessata all’acquisto, Lombardi scriveva che quanto emerso dalla perquisizione era sostanzialmente un’invenzione della stampa, esortandola a diventare «residente» così da pagare «solo il 5% di tasse» se avesse aperto un’attività nel sedicente Stato.
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