Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

Vibo piange la piccola Teresa, il padre: "La mia vita ormai credo sia finita"

«Il telefono squillava ripetutamente. Ero convinto che fosse mia figlia. Ogni sera, dopo esserci sentiti, continuava a chiamarmi per scherzare e giocare con me. E, considerato il fuso orario, le chiamate si protraevano fino a notte fonda. Lei chiamava, io per gioco riattaccavo. Anche venerdì è successo. Ero convinto che fosse tutto, come di consueto, un gioco. Invece, quando ho risposto, intorno alle 4 del mattino, ho appreso la notizia più terribile della mia vita che ormai credo sia finita». È uno strazio senza fine quello di Nino De Jovanni, docente presso l’Istituto don Bosco di Vibo Valentia. Non ha pace l’uomo pensando alla morte della sua piccola Teresa, appena 4 anni, che a settembre avrebbe dovuto iniziare a frequentare la scuola. Qualche giorno addietro, la bambina era volata in Russia con la madre, originaria di quel paese. Avrebbe trascorso lì, con i fratelli e i parenti, quel che rimane dell’estate. Tutto sembrava scorrere nel migliore dei modi fino venerdì sera, quando una tragedia senza fine si è materializzata nell’appartamento di una palazzina della città di Niznij Tagil, nella provincia di Katerinburg, dimora dei parenti della madre. Teresa, passando inosservata, in un batter d’occhio è salita su una sedia posta sotto la finestra della camera, aperta per via delle alte temperature. Improvvisamente la zanzariera si è aperta e la piccola, sporgendosi, è precipitata dal quarto piano.  

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