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Ex dipendente dell’Asp di Catanzaro accusato di usura, chiuse le indagini

Il 64enne deve rispondere anche di estorsione e impiego di denaro di provenienza illecita. Il 21 settembre in Cassazione si discuterà il ricorso presentato contro il sequestro

Il sostituto procuratore Domenico Assumma ha chiuso le indagini nei confronti di Giuseppe Donato, 64enne, ex dipendente dell'Asp di Catanzaro finito sotto inchiesta per usura, estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Le indagini hanno preso avvio dopo la denuncia presentata da un imprenditore ai carabinieri di Soverato. L'uomo aveva raccontato di essere vittima di usura poiché nel novembre 2017, su indicazioni di un amico, considerate le sue particolari difficoltà economiche, si era rivolto a Donato per un prestito di 5mila euro. Nel giro di un anno sarebbe stato poi costretto a consegnare al suo aguzzino la somma complessiva di 26.800 euro a titolo di interessi. Grazie al racconto dell'imprenditore nel 2020 Donato è stato arrestato e posto ai domiciliari. Durante la perquisizione gli investigatori hanno trovato e sequestrato documenti e titoli bancari tra cui un assegno di 100mila euro. Grazie a quelle carte è stato ricostruito che Donato avrebbe compiuto attività usuraie nei confronti di altri due imprenditori a partire dal 2005.

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