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A Catanzaro, dopo la crisi torna la speranza: la Karol-Betania pronta a partire

Già pronto il nuovo organigramma, a ottobre la newco prenderà il posto della Fondazione. Il direttore Galatolo ha già avviato la ristrutturazione della onlus. Il geriatra Fabbo assume il ruolo di responsabile scientifico

Sostanziali e positivi aggiornamenti nella vicenda di Fondazione Betania: entro il 10 settembre i lavoratori riceveranno lo stipendio di luglio, entro la fine di ottobre la newco Karol-Betania potrà procedere con il fitto del ramo d’azienda, chiedere a Banca Etica il maxi prestito finalizzato a ristrutturare il debito e avviare le proprie attività con nuovi direttori operativo e scientifico. Da quel momento, anche in considerazione dell’ormai imminente ok definitivo della Regione alla voltura dei contratti e degli accreditamenti, si aprirà una nuova era per la onlus calabrese. E la crisi rimarrà solo un brutto ricordo. Sono stati diversi e approfonditi i chiarimenti che il presidente della Fondazione padre Piero Puglisi, affiancato dal direttore delle Risorse umane Bruno Tallarigo e dall’amministratore delegato di Karol-Betania Marco Zummo, ha fornito ai rappresentanti sindacali di Cgil-Fp, Uil-Fpl, Uiltucs e Cisl-Fp nel corso di una riunione che si è tenuta martedì pomeriggio nell’auditorium della Fondazione, a Catanzaro.

Padre Piero ha sottolineato che la onlus ha provveduto tre giorni fa a saldare gli stipendi di giugno, un ritardo causato da un problema di rateizzazione sul pagamento dei contributi che si è verificato all’inizio del mese. L’incontro è servito ad appianare anche altre divergenze con i sindacati. In particolare, sono state smentite le criticità segnalate in una lettera dalla Cgil-Fp (pubblicata da Gazzetta del Sud domenica scorsa), in merito all’esiguo personale in servizio presso la comunità Gemma. Padre Piero ha infatti sottolineato che all’interno della struttura, a fronte dei 16 operatori socio-sanitari previsti dal Dca nr. 81/2016, sono impegnate ben 22 unità proprio per garantire la massima qualità nei servizi erogati dalla Fondazione e il rispetto della sua mission socio-assistenziale sul territorio.

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