Catanzaro, la fondazione ungherese e l’isola greca. Svelata la truffa della “terra promessa”
È il 28 ottobre 2021 quando gli agenti della Digos perquisiscono a Squillace la casa di Emanuele Frasca maresciallo dei carabinieri in pensione e ora senatore dello “Stato teocratico antartico di San Giorgio”. Nei cassetti trovano il passaporto da cittadino sangiorgese, ben 29 pagine di dichiarazione di indipendenza del sedicente stato, biglietti da visita ma l'attenzione si concentra su un foglio singolo: è una manifestazione di interesse per l'acquisto dell'isola di Kouneli in Grecia. È questa la terra promessa dello stato antartico. Per gli inquirenti solo un'altra clamorosa truffa consumata ai danni delle 700 persone che, vittime dei raggiri, hanno “comprato” la cittadinanza di San Giorgio. Secondo gli investigatori una volta simulata l'esistenza dello stato gli indagati avrebbero escogitato una nuova modalità per ottenere elargizioni economiche dai cittadini. I vertici del governo di San Giorgio avrebbero quindi spiegato ai 700 “sudditi” la necessità di acquistare un'isola per dare territorialità allo stato e fargli compiere il definitivo salto di qualità. Per farlo però era necessario che tutti facessero la propria parte, naturalmente economica. Ma prima di comprare la terra di San Giorgio viene creata una fondazione di diritto ungherese a cui viene dato l'evocativo nome di “Le mani sul cuore”. Grazie alle perquisizioni gli investigatori coordinati dalla Procura di Catanzaro sono riusciti a mettere le mani sulla chat in cui viene presentata ai cittadini l'idea della fondazione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro