Anno nuovo, scuola nuova. Sì, ma con calma e tanto impegno. Perché, si sa, gli esami non finiscono mai. Dopo le operazioni di incarico al personale docente e amministrativo, da parte degli Uffici regionali e territoriali dell’Istruzione, in ciascuna scuola, si fanno i conti con classi, adempimenti e indicazioni del superiore Ministero. Ma, come è risaputo, le competenze per il buon andamento dell’anno scolastico, che interessano le famiglie e i loro figli, sono di molte Istituzioni e viaggiano ad incastro. Ancora in ballo le tante risorse, anche del Pnrr, per sistemare le strutture con mense e palestre, ad opera degli Enti locali, così come gli interventi per migliorare gli ambienti di apprendimento con classi digitali e, ancora, azioni per combattere la dispersione scolastica.
Intanto, dopo due anni difficili, dal prossimo primo settembre, la scuola ritorna alla normalità prepandemica e manda in archivio le norme anti Covid. Così, in una nota del 19 agosto diretta a Uffici regionali e scuole, il capo dipartimento dell’Istruzione Stefano Versari, partendo dalla «complessità dei problemi», ribadisce quanto contenuto nelle linee guida dell’Istituto superiore di Sanità per mitigare le infezioni da Sars in ambito scolastico, fino all’attuale quadro sanitario.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud – Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia