A scoprire il trucco, la Polizia locale del Comune di Soverato che ha avviato i controlli su una delle società autorizzate a effettuare il noleggio con conducente in città. Avrebbe dovuto operare all’interno della città di Soverato o comunque rientrarvi mantenendo fisso il punto di rimessaggio che invece non risultava utilizzato. Un escamotage, ormai noto da tempo, in una tecnica collaudata per cui si ottiene l’autorizzazione ad operare in piccoli comuni nella speranza poi di lavorare in quelli più importanti, in cui non sarebbe stato possibile ottenerla. A insospettire gli agenti, la segnalazione all’interno di un esposto inviato dall’associazione tassisti di Roma, che ha innescato controlli a catena fondamentali per condurre la dirigente del settore attività produttive del Comune, Vincenza Chiaravalloti, a pubblicare la determina di annullamento della precedente autorizzazione.
«Inizialmente - si legge nel documento - era stata rilasciata un’autorizzazione per svolgere l’attività di noleggio nel nostro Comune, ma successivamente chi l’aveva ottenuta ha conferito la licenza a una società cooperativa laziale. Dai controlli effettuati dalla polizia locale, però, non è risultato il rientro nella sede di servizio e di rimessa, cosa che si evince da una dichiarazione della società che attesta nel suo stesso statuto come la fornitura delle prestazioni viene effettuata a Roma, Napoli e Milano».
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