Ottantacinque metri di inerzia. È da più di un anno e mezzo che il muro perimetrale del presidio “Pugliese” è recintato e mezzo distrutto. È brutto, pericoloso, limita i parcheggi in una zona che ne ha bisogno da sempre e crea ulteriori complicazioni a un traffico che, in certe ore, è sempre congestionato. Bisognerebbe demolirlo e ricostruirlo, ma il Comune non ha ancora risposto alle tante segnalazioni – scritte – inviate dall’azienda ospedaliera. Perché dovrebbe intervenire il Municipio? Perché in base a una perizia ottantadue di quegli ottantacinque metri insistono su viale Pio X, strada comunale che è una delle più importanti e trafficate arterie della zona nord di Catanzaro oltre ad essere una delle vie di fuga inserite nel piano comunale di protezione civile. Carta canta, come sempre, ed è utile a ripercorrere una storia sulla quale si sono riunite conferenze dei servizi e commissioni consiliari senza cavare un ragno dal buco, soprattutto senza consentire una delle prime e più basilari richieste del “Pugliese”: recintare il muro con i new jersey, più sicuri delle recinzioni di fortuna piazzate dall’ospedale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro