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Crotone, bonifica dei fondali del Porto nuovo. Al via l’iter per la caratterizzazione

Convocata una riunione dal ministero della Transizione ecologica. Si inizierà discutere delle analisi sui sedimenti marini del bacino

Prende il via l’iter per la bonifica dei fondali del Porto nuovo di Crotone, ricompreso nel Sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara.
Il ministero della Transizione ecologica, su richiesta dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno meridionale e Ionio, ha infatti convocato per il 14 settembre una riunione per iniziare a discutere della caratterizzazione dei sedimenti marini – che si estendono lungo lo specchio di mare che è a cavallo tra il Porto vecchio e Porto nuovo – dove si trovano depositate le scorie prodotte dalle ex fabbriche, e che quindi necessitano di essere rimosse. In videocollegamento, ci saranno i rappresentanti e tecnici di Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Agenzia regionale protezione ambientale Calabria, Autorità portuale, Regione, Comune e Provincia, Azienda sanitaria provinciale e Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro.
Lo specchio d’acqua che sarà interessato alla riqualificazione ambientale è adiacente alle ex aree industriali, anche loro rientranti nel Sin di Crotone. Il Porto nuovo, come viene riportato nelle ultime relazioni tecniche, «è stato inserito tra i siti di bonifica di interesse nazionale», e in seguito a «studi ed indagini» eseguite dall’Icram, Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (controllato dal ministero della Transizione ecologica), «è stata effettuata la perimetrazione del sito di bonifica che comprende il solo Porto nuovo» e non il Porto vecchio.

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