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Catanzaro, la Procura chiude l’inchiesta sulla banda dei “corrieri”

Sono otto le persone coinvolte raggiunte da un avviso di conclusione delle indagini

La sede della Procura di Catanzaro

La banda dei “corrieri” sarebbe riuscita a sottrarre per mesi beni di ogni genere dai monopattini ai barbecue ma anche scarpe, televisori, pneumatici, gazebi, affettatrici, computer, elettrodomestici e cellulari. Ora la Procura di Catanzaro ha chiuso il cerchio. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Stefania Caldarelli ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a carico di 8 indagati. Più in particolare risultano indagati: il magazziniere Salvatore Melina, 46 anni, di Girifalco, i corrieri Liborio Cannata, 53 anni, residente a Catanzaro, Vincenzo Lauritano, 35 anni di Catanzaro, Daniele Francetosi, 27 anni, residente a Maida, Vincenzo Purcaro, 26 anni, di Catanzaro; Roberto Tommaso Nero, 56 anni, residente a Lamezia Terme, e Leonardo Zaccone, 69 anni, di Borgia.
Nel luglio scorso il gip del Tribunale di Lamezia Emma Sonni aveva emesso un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari a carico di 5 persone. Subito dopo aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale in favore del Tribunale di Catanzaro «nel cui comprensorio rientra il territorio del Comune di Marcellinara e il suo hinterland», luoghi in cui i fatti si sarebbero consumati.

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