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Tassa sui rifiuti e sanzioni retroattive: nuova “mazzata” per i commercianti di Pizzo

Molti esercenti alle prese con il problema delle “bollette pazze”. «Il Comune non può colpire chi già paga, cercassero i veri evasori»

Non c’è pace in città per gli esercenti, perché dopo i rincari, cominciano a fioccare anche le “cartelle pazze”. E qualche commerciante è già sul piede di guerra… anche se in molti predomina la voglia di “arrendersi”, tant'è che stanno valutando se sia più il caso di “sopravvivere” «in questa giungla – sostengono amareggiati – dove chi è in regola con i pagamenti si sente sempre più tartassato».
In particolare diversi operatori commerciali sono oggi alle prese con la tassa sui rifiuti, relativa a una rivisitazione di bollette già pagate. «Stanno arrivando cartelle con tasse già pagate tre anni fa – spiegano gli interessati – su cui spicca la richiesta di pagamento della “sanzione” (del 30%). In sostanza noi abbiamo corrisposto il quantum che al tempo ci hanno richiesto per la spazzatura, però a seguito di una delibera consiliare del 2019 e all’approvazione tariffaria del 2020 hanno “rivisitato” le bollette precedenti». Bollette, quindi, già corrisposte e sul “nuovo” importo, la società che gestisce i tributi, avrebbe applicato la sanzione.

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