Le immagini destano una certa impressione. Scattate nei giorni scorsi, immortalano una grande “pala” che giace a terra nel parco eolico di San Sostene gestito dalla “Eolica Sud”, società dello stesso gruppo (Falck Renewables) che punta a realizzare (assieme a BlueFloat Energy) un parco off-shore nello Jonio calabrese. Dalle foto sembra proprio che l’impatto con il terreno ci sia stato, ma il sindaco Luigi Aloisio assicura: «Qualche mese addietro si è semplicemente inclinata una turbina, che è stata subito messa in sicurezza e verificata da appositi periti. A giorni verrà tolta e successivamente sostituita. È stata messa giù per essere esaminata perché si monitorano i minimi particolari delle turbine. Si parla di turbine cadute ma non è vero, anzi se ne metteranno altre tre». Il grande “mulino a vento” riverso sul terreno a mille metri di altitudine tra i boschi delle Serre è visibile anche dalle immagini di Google Maps e Google Earth. A immortalarlo da vicino è stato un architetto di Catanzaro, Walter Fratto, che ha pubblicato tutto su Facebook. Il suo post è stato rilanciato, tra gli altri, anche da Giovanni Sgrò, imprenditore che sta portando avanti proteste (e proposte) contro i rincari energetici: «Si tratta di capire – ha scritto Sgrò – a cosa servono le rinnovabili, nei termini di migliaia di pale eoliche tra boschi e colline (presto anche in mare aperto) se poi non vi è nessun vantaggio per le comunità locali». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria