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Attività a rischio nel centro storico di Catanzaro, Confesercenti vicina agli imprenditori

Alcuni ristoranti hanno deciso di alternare le aperture: pranzo o cena. Il presidente Mongiardo: rateizziamo le bollette in cinque anni

Crisi. Mai come in questo momento se si pensa ai mesi che ci aspettano impensierisce tutti gli italiani. Lo sanno bene gli esercenti del centro di Catanzaro, quelli che ancora, giorno dopo giorno, alcuni arrancando, riescono a tirare su quella saracinesca. Molti ci hanno rinunciato. Le radici della crisi, profonda, non hanno dovuto attendere i venti di guerra e le minacce di Vladimir Vladimirovič Putin, perché c’è chi ha gli introiti giornalieri pari a zero già da prima «sì – spiega Vitaliano Mongiardo, presidente Confesercenti Catanzaro – sono parecchi i mesi che stiamo vivendo la crisi attuale e già a gennaio avevamo chiesto al governo di intervenire, ma nulla».
La stragrande maggioranza delle attività del corso fa fatica ad arrivare a fine mese già dalla pandemia a febbraio perché non c’è il flusso di persone di un tempo e adesso «è con la paura – aggiunge Mongiardo - della bolletta che fa i conti».

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