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Pizzo, alla Guardia medica lunghe attese e niente presidi

Un solo sanitario gestisce l’utenza che molto spesso deve portare da casa anche le siringhe

La difficile situazione igienico-sanitaria emersa quest’estate al Centro servizi sanitari e socio-sanitari “Santa Maria del Carmine” (più comunemente noto come ospedale di Pizzo) persiste ancora, specie negli ambienti poco praticati. Questi ultimi, infatti, versano sempre più in stato d’abbandono.
Di pulizia nei piani inferiori neanche a parlarne; emblematico il locale in cui è ubicato il centralino telefonico, in cui si registra un accumulo di sporcizia e di ingombranti. Rispetto al “viaggio” all’Interno della struttura, eseguito qualche tempo fa, poco è cambiato. Sono rimasti, infatti, gli stessi problemi già più volte segnalati e, sicuramente si fa prima a menzionare le “novità”.
Intanto, il piazzale antistante non è più al buio e chi ha bisogno della Guardia medica adesso ha libero accesso in sicurezza poiché sono stati installati alcuni faretti che consentono di vedere dove si mettono i piedi (prima era necessario munirsi di torcia). Inoltre, sono stati eliminati i vecchi lampioni e rimossa (e immediatamente sostituita) anche la ringhiera. Insomma, gli interventi sono stati realizzati su quanto è sotto gli occhi di tutti… ma la “polvere” (dove si celano blatte, pulci e topi) resta sempre sotto al tappeto.

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