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Crotone, estorsioni ai villaggi lungo la costa: chiesto il giudizio per 14 imputati

Il procedimento “Jonica” contro il clan Mannolo-Trapasso-Zoffreo di San Leonardo di Cutro

Estorsione, usura e trasferimento fraudolento di valori, tutti reati aggravati dal metodo ‘ndranghetistico. Sono queste le accuse contenute nella richiesta di rinvio a giudizio che i pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Paolo Sirleo e Domenico Guarascio, hanno fatto recapitare alle 14 persone finite al centro dell’inchiesta “Jonica” che, sulla scia del blitz “Malapianta” del 2019, ha inferto un altro duro colpo alla cosca Mannolo-Zoffreo-Trapasso-Falcone di San Leonardo di Cutro.
Rischiano il processo: Santino Caterisano (53 anni, di Cutro); Felice Falcone (70, Cutro); Salvatore Giannotti (83, Cropani); Albano Mannolo (52, Cutro); Alfonso Mannolo (83, Cutro); Antonio Mannolo (53, Cutro); Carmelina Mannolo (57, Cutro); Dante Mannolo (54, Cutro); Leonardo Mannolo (34, Cutro); Remo Mannolo (50, Cutro); Vincenzo Mercurio (29, Botricello); Carmine Ranieri (44, Botricello); Giuseppe Trapasso (35, Cutro); e Fiore Zoffreo (55, Cutro).
L’istanza è stata depositata nella cancelleria del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catanzaro. L’operazione, scattata il 2 maggio scorso con l’esecuzione di 10 arresti da parte della Guardia di Finanza di Crotone, fece luce non solo sull’imposizione del “pizzo” alle strutture ricettive ubicate lungo la costa a cavallo delle province di Crotone e Catanzaro, ma anche sui prestiti di denaro a tassi usurai elargiti ad alcuni imprenditori da parte dei “sanleonardesi”.

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