Dopo un’attesa lunga quasi dieci anni, oggi le Rems (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) sono realtà. Un’attesa alimentata dall’urgenza di rendere operative il prima possibile le strutture per il ricovero dei detenuti giudiziari, in risposta agli appelli che da più parti sono stati lanciati, sia dal garante dei detenuti che dai sindacati della polizia penitenziaria. La situazione esplosiva delle carceri è, infatti, anche legata alla presenza di detenuti che, in punta di legge, avrebbero, invece, diritto a misure di sicurezza alternative. In tal senso, è stato decisivo il tavolo tecnico per la sanità penitenziaria regionale che ha dato un input importante alla definizione dell’iter. Per l’arrivo dei pazienti, bisognerà attendere ancora qualche giorno, ma di fatto la struttura, che sorge a pochi metri dall’ex ospedale psichiatrico, e che rappresenta un punto di riferimento regionale, hanno aperto i battenti con l’ingresso ufficiale di dipendenti e dirigenti. Con un decreto il dipartimento della Salute della Regione Calabria ha accolto l’istanza di autorizzazione sanitaria dei 20 posti letto del primo modulo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro