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Catanzaro Servizi in cerca di rilancio, ma le nuove attività ancora languono

La società partecipata ha avuto finora solo la gestione dei cimiteri. Il Mef potrebbe tornare a chiedere lumi su personale e competenze

A un anno di distanza per la Catanzaro Servizi ancora poco sembra essere cambiato sotto il profilo dei servizi in capo alla società partecipata del Comune. E prima o poi il Mef tornerà a valutarne le “condizioni di salute”.
Proprio alla fine di settembre dello scorso anno il Consiglio comunale dava un indirizzo per il rafforzamento della società attraverso la gestione e affidamento in house providing di una serie di servizi a rilevanza economica: gestione del porto e dei pontili, manutenzione globale del verde pubblico, gestione globale dei servizi cimiteriali. Un passaggio reso necessario dai rilievi che tre anni fa il Mef aveva mosso in merito all’utilizzo del personale e alle sorti stesse della società, “bisognosa” di attività e nuove competenze.
L’anno scorso era stato evidenziato che si trattava di attività esternalizzate che, se affidate alla partecipata, avrebbero potuto garantire risparmi all’ente, maggiori introiti alla società e una migliore gestione dell’occupazione. Dopo quell’atto, però, poco o nulla è cambiato, a parte la gestione cimiteriale effettivamente in capo alla Catanzaro Servizi, tant’è che nell’ultima seduta consiliare la società partecipata è stata nuovamente tirata in ballo, in particolare per due aspetti: il primo legato a quelle che il consigliere Vincenzo Capellupo ha definito indiscrezioni circolate sulla fase precedente alla campagna elettorale, quando sarebbero avvenute una trentina di “promozioni” in seno alla società; l’altro è invece legato alla gestione dei pontili del porto di Lido, tra i servizi inseriti nell’atto di indirizzo.

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