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Squillace, non ci fu corruzione né concussione: prosciolti il sindaco e altri 4 imputati

Squillace, finisce in un nulla di fatto l’inchiesta sullo svolgimento di un concorso. Sott’accusa anche la segretaria comunale e un assessore

Non luogo a procedere per tutti i cinque protagonisti delle due vicende giudiziarie che hanno visto coinvolti il sindaco di Squillace Pasquale Muccari, alla sua seconda consiliatura consecutiva (è stato rieletto alla guida del Comune nel maggio 2019), l’assessore comunale in carica Franco Caccia, la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci, l’ex assessore comunale Gregorio Talotta, oltre a Nicola Anania, già amministratore locale.
Le accuse, a vario titolo, erano di corruzione e concussione. La decisione del Gup presso il Tribunale di Catanzaro Gabriella Pede è arrivata ieri pomeriggio nel prosieguo dell’udienza preliminare sulla doppia inchiesta istruita dal pubblico ministero Graziella Viscomi. I difensori degli indagati, durante l’udienza dello scorso giugno, avevano sollevato alcune eccezioni relative alle intercettazioni effettuate dalla Procura, per le quali è stato accertato e riconosciuto che mancavano le autorizzazioni al loro prosieguo da maggio 2017. Ciò ha fatto cadere tutta la parte della vertenza relativa al reato di corruzione. Il collegio difensivo era composto dai legali Marco Sinopoli, Saverio Pittelli, Salvatore Iannone, Amelia Bongarzone e Giovanni Lacaria.
Il giudice nell’udienza dell’8 settembre scorso aveva deciso di valutare gli atti rinviando la stessa a ieri.

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