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Frode fiscale a Catanzaro, chiesto il rinvio a giudizio per tre indagati

Al centro dell’inchiesta l’associazione Vivere insieme che gestisce strutture sanitarie e per anziani

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per tre persone sulla presunta frode fiscale che avrebbe avuto al centro l'Associazione Vivere Insieme che gestisce una decina di strutture sanitarie e residenze per anziani in tutta la Calabria. Confermato il quadro accusatorio a carico del rappresentante legale Massimo Madarena Poggi, ma anche di Cosimo Caridi, rappresentate della società Centro Servizi e di Aldo Rizzuti, rappresentante della Sinergica Srl. Il gup del Tribunale di Catanzaro Luca Bonifacio ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 24 novembre.
L’inchiesta ha avuto origine da due distinte segnalazioni della Guardia di Finanza disposte in occasione di una verifica fiscale. Gli accertamenti hanno riguardato, in particolare, le operazioni commerciali tra la Vivere Insieme e altre società che, secondo l'accusa, non sarebbero «autonome e indipendenti ma dei meri schermi societari, direttamente riferibili al Gruppo Poggi, il cui scopo è quello di fatturare all'associazione Vivere Insieme costi per operazioni inesistenti».

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