I poliziotti con giubbotto antiproiettile assediano il quartiere rom di viale Isonzo, nella zona sud di Catanzaro. Controlli e perquisizioni anche nella giornata di ieri. Si teme che la sparatoria di sabato pomeriggio possa innescare una escalation criminale pericolosa. In “palio” ci sono il traffico di droga e le piazze dello spaccio, quelle che fino ad oggi sono state sotto il dominio di bande di zingari. Zone pressoché inaccessibili dove la criminalità organizzata ha sempre trovato dei validi interlocutori. Ma le scene da Far West, messe in atto proprio a poche centinai di metri dove la comunità si stringeva attorno alla famiglia Corasoniti, per la tragica morte di tre fratelli di 22, 16 e 12 anni, divorati dal fuoco nel cuore della notte, saranno poste al vaglio dal Comitato per l’Ordine e la sicurezza che il prefetto di Catanzaro Cucinotta che ha convocato per oggi pomeriggio alla presenza del questore Maurizio Agricola e dei vertici delle Forze dell’ordine. Un incontro destinato a porre in primo piano la gravissima situazione riesplosa con una recrudescenza inaudita nella zona di viale Isonzo dove a dettare le regole, purtroppo, non è lo Stato ma le organizzazioni che gestiscono il narcotraffico e le attività di riciclaggio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro