Catanzaro, la stazione di Germaneto luogo deserto. Viaggiatori spaesati nel degrado assoluto
L’aggettivo che più le si addice è desolata. La stazione ferroviaria di Germaneto è un’infrastruttura pressoché inutilizzata, che sembra sorgere in mezzo al nulla, pur non essendo molto distante né dal Campus universitario, né dalla Cittadella che ospita gli uffici della Regione. Nei mesi invernali e nelle ore notturne, poi, la stazione si trasforma da semplice cattedrale nel deserto, come spesso è stata definita, in un luogo potenzialmente pericoloso per l’incolumità personale. Tante le segnalazioni, anche da parte di associazioni, che sono arrivate, da quando è stata realizzata nel 2008 ad oggi, sulle sue condizioni di abbandono, insieme alle critiche per scelte che nel tempo si sono rivelate poco lungimiranti e sbagliate. L’ultima è quella di un tassista, il signor Pasquale De Rose che riferisce un episodio legato al suo lavoro, che fotografa perfettamente la situazione. «L’altra sera – ha raccontato al nostro giornale – mi sono recato con il mio taxi alla stazione ferroviaria di Germaneto, in risposta alla chiamata di un cliente. Era sera e quando sono arrivato sul posto era tutto completamente buio. Neppure una luce fioca a illuminare la stazione e gli spazi antistanti l’ingresso. Buio totale. Oltre al mio cliente – ha proseguito il tassista - era scesa dal treno anche una ragazza. Era sola, perciò ho deciso di farla salire sul mio taxi e di portarla a destinazione, nonostante non avesse prenotato la corsa. Non me la sono sentita di lasciarla da sola, in quel posto sperduto e buio, con tutti i rischi che avrebbe potuto correre, non essendoci anima viva nel raggio di chilometri. Chi non conosce la realtà della stazione ferroviaria di Germaneto e compra un biglietto per venire a Catanzaro non immagina che la fermata per il capoluogo possa trovarsi in mezzo al nulla completo». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro