L’intempestività dell’Università Magna Græcia, i tempi ristretti imposti dal ministero per l’Università e la Ricerca (Mur), l’orizzonte quadriennale della specifica linea di finanziamento individuata dalla Regione e che è rimasta in parte inutilizzata. Si articola su tre aspetti la risposta dei dipartimenti Tutela della salute e Istruzione e Formazione all’interrogazione del consigliere Ernesto Alecci (Pd) sulle 4 borse di studio di specializzazione medica aggiuntive finanziate dalla Cittadella per il 2022. L’esponente di opposizione a Palazzo Campanella ha chiesto chiarezza sul «reale percorso che ha portato alla richiesta di solo 4 borse di studio finanziate dalla Regione» e se non sia auspicabile, già dall’anno prossimo, «un maggiore confronto tra Regione e Università e un maggiore sforzo in termini di risorse, per l’aumento del numero delle borse di studio aggiuntive». La risposta della Cittadella, che le dirigenti Iole Fantozzi e Maria Francesca Gatto hanno inoltrato al presidente Occhiuto e alla vicepresidente Princi, ricapitola i termini della questione. Nel testo viene ricordato che il rettore della Magna Græcia, pur avendo chiesto di «valutare l’opportunità di incrementare i posti per i medici specializzandi», non avesse formulato «una chiara richiesta di finanziamento per ulteriori contratti di specializzazione medica», né «un fabbisogno numerico ovvero finanziario». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro