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Rogo mortale di Catanzaro, saranno decisive le testimonianze dei superstiti

Si apre una settimana chiave per l’inchiesta sulla tragedia costata la cita a tre ragazzi

Quella che si sta per aprire è una settimana probabilmente decisiva per le indagini sul tragico rogo che ha ucciso i tre fratelli Saverio, Aldo Pio e Mattia Corasoniti nella casa della loro famiglia nel quartiere Pistoia. Gli inquirenti che da giorni sono al lavoro per fare luce sull’origine del devastante incendio scoppiato nell’alloggio Aterp di via Caduti XVI marzo potrebbero infatti riuscire a raccogliere la testimonianza della madre, Rita Mazzei, le cui condizioni sono in costante miglioramento. Da lei Procura e Carabinieri confidano di raccogliere elementi utili a ricostruire un quadro che col passare dei giorni e alla luce degli accertamenti finora eseguiti all’interno dell’appartamento sembra assestarsi su scenari differenti da quello del tragico incidente. A partire dalla possibile causa e origine delle fiamme, visto che è stato individuato un punto nel soggiorno dove sarebbero stati accatastati alcuni cartoni; da lì l’incendio si sarebbe propagato al resto della casa. Di particolare rilievo potrebbe poi essere il ritrovamento delle banconote all’interno dell’abitazione, la cui quantità è ora in fase di definizione dopo il sequestro disposto dal pm Francesco Bordonaro.
Allo stesso modo gli inquirenti confidano di poter sentire al più presto anche il padre dei ragazzi, Vitaliano, ricoverato al “Pugliese” assieme a uno dei figli, Antonello: entrambi ieri sono stati estubati, dunque in miglioramento dopo giorni di apprensione. Resta ricoverata in condizioni stabili a Napoli l’altra figlia, Mara Zaira.

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