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Lamezia, avrebbe ucciso imprenditore e bruciato corpo: 30 anni carcere

Marco Gallo

Il Tribunale di Lamezia Terme ha condannato Marco Gallo alla pena di 30 anni di reclusione come responsabile dell’omicidio e della distruzione del cadavere dell’imprenditore edile Domenico Maria Gigliotti, avvenuto a Lamezia Terme nel gennaio del 2015. A carico dell’imputato anche il risarcimento in favore delle parti civili, Franco Pasquale e Rossella Gigliotti, difesi rispettivamente dagli avvocati Salvatore Cerra e Lucio Canzoniere.
Gallo è accusato di aver ucciso e dato alle fiamme l’imprenditore edile poiché, secondo le accuse, avrebbe versato 1.100 euro per una crociera mai fatta all’agenzia di viaggi gestita dalla moglie della vittima». Sarebbe stato proprio l’incasso fraudolento dell’anticipo versato, nonché la mancata restituzione del denaro, a scatenare la violenta reazione dell’imputato che, già nel mese di ottobre 2014, avrebbe esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione della famiglia Gigliotti. Ma il movente dell’efferato delitto - secondo le indagini condotte dalla Sezione investigativa del Commissariato di Lamezia Terme e dalla Squadra Mobile di Catanzaro - sarebbe riconducibile anche a presunte avances sessuali di Gigliotti nei confronti della moglie di Gallo, da cui sarebbe nata una discussione fra il presunto killer al culmine della quale Gigliotti avrebbe pesantemente malmenato Gallo, circostanza già smentita da quest’ultimo nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

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