È una proposta di legge che mira a realizzare quella che potrebbe definirsi una mini-sanatoria nell’ambito dell’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp). Ma è dotata di un fondamento a carattere sociale.
Il provvedimento proposto dai consiglieri regionali Pierluigi Caputo e Pietro Raso mira infatti a modificare e integrare la legge regionale n° 8 del 30 marzo 1995 “Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica” al fine di consentire la regolarizzazione a quei nuclei familiari «in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica». In sostanza, l’obiettivo non è sanare qualsiasi irregolarità ma soltanto quella di quei nuclei familiari che, comunque, possono contare sui requisiti che danno diritto a ricevere un alloggio Erp.
Il possesso dei requisiti per avere un alloggio Erp vale, dunque, a far “chiudere un occhio” sull’occupazione senza titolo. Ma si tratta di una misura che si vorrebbe adottare in una fase storica delicata, con un livello di povertà in aumento e, dunque, periferie che rischiano di diventare delle polveriere sociali. Del resto in queste zone delle città si trovano spesso dei casi limite. Una delle difficoltà è quella di riuscire a separare con chiarezza gli aventi diritto da occupanti abusivi che hanno puntato sulla forza per occupare un alloggio che non gli spetterebbe; e in questo sarà come sempre necessario il sostegno delle forze dell’ordine.
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