Una condanna per falso ideologico e quattro assoluzioni «perché il fatto non sussiste». Così ha deciso ieri il Tribunale di Crotone al termine del giudizio di primo grado a carico di cinque carabinieri che in passato hanno prestato servizio tra la Stazione di Cirò e la Compagnia di Cirò Marina, finiti a processo per “infedeltà”. Dalla rivelazione di segreto d’ufficio alla truffa, dal falso ideologico al favoreggiamento reale all’abuso d’ufficio: queste le contestazioni che, a vario titolo, gravavano sui militari dell’Arma. Il dibattimento, come si ricorderà, era scaturito da un’inchiesta avviata nel 2017 dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri di Cirò Marina sui loro colleghi. Quell’attività investigativa rappresentava uno stralcio dell’operazione Stige che la Procura antimafia stava coordinando nei confronti delle presunte attività illecite della cosca Farao-Marincola di Cirò.
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